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“Un vecchio adagio dice che
una visione senza un piano è un sogno
e un piano senza una visione è un incubo:
in Italia siamo riusciti, negli ultimi 20 anni,
a fare entrambe le cose.”

PIETRO COLUCCI

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“Siamo convinti che un'impresa
che investe correttamente in presidi ambientali
sia, alla fine, meno rischiosa
anche per chi concede credito.”

CITAZIONE DA INTERVISTA A NUOVA FINANZA

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“L’efficienza energetica è un tema
sul quale il sistema Paese dovrebbe concentrarsi,
avviando le realtà italiane a diventare smart grid.”

DALL'INTERVENTO AL FORUM QUALENERGIA 2015

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“ Il futuro di tutti passa attraverso
una presa di coscienza consapevole,
la condivisione e la partecipazione
di tutte le parti coinvolte
nel processo energetico dalla produzione
al consumo”.

DALL'INTERVENTO AL FORUM QUALENERGIA 2015

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“Da imprenditore sono abituato a essere pragmatico, ma sono anche sostanzialmente un sognatore.
E questo mi è servito.
Una visione di scenario proiettata verso un futuro diverso e la capacità di immaginare che il cambiamento sia un’opzione possibile,
nonostante i forti interessi economici coinvolti,
sono requisiti indispensabili
per operare nella green economy.”

CITAZIONE DA INTERVISTA A BUSINESS PEOPLE

In questa sezione sono riportati gli articoli riguardanti Pietro Colucci pubblicati sulle testate nazionali, internazionali e locali.
Gli articoli sono navigabili attraverso la selezione della testata giornalistica oppure selezionando il tag di riferimento, personalizzando il proprio percorso di lettura.

Il Giornale - 11/09/2011 -  Pietro Colucci: La strategia delineata nel programma Europa 2020 e varata con l’ultima direttiva 2008/98/CE pone l’obiettivo di lungo termine cui devono tendere i Paesi membri dell’Unione: quello di realizzare una «Società del Riciclo». L’indicazione è che occorre adeguarsi alla nuova «gerarchia dei rifiuti» che individua prioritaria la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo ed il riciclaggio e solo successivamente quelle di recupero (anche energetico) e di smaltimento finale. L’area di Torino in questo senso rappresenta una positiva eccezione. (…)

(…) Le Istituzioni deputate ad adottare le scelte sia di medio sia di lungo periodo, mi riferisco innanzi tutto alla Provincia ma anche ai Comuni ed in particolare alla Città capoluogo, hanno saputo dare una concreta risposta alle fasi più delicate del ciclo dei rifiuti. A valle della chiusura della vecchia discarica di Basse di Stura, si è avviato un programma di implementazione della raccolta differenziata, raggiungendo il 50% di media provinciale che sconta una percentuale più bassa per il Capoluogo (circa il 43%) che resta però tra le più efficienti nell’ambito delle grandi città italiane. Sul piano delle scelte di lungo periodo, è quasi terminato il termovalorizzatore del Gerbido, che con quello di Brescia, è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Manca ancora un sito dedicato allo smaltimento delle ceneri del termovalorizzatore e poi la filiera del ciclo rifiuti urbani si potrà dire definitivamente traghettata verso un orizzonte temporale che si avvicina ai prossimi venti anni...

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