Il Giornale - 11/09/2011 - Pietro Colucci: La strategia delineata nel programma Europa 2020 e varata con l’ultima direttiva 2008/98/CE pone l’obiettivo di lungo termine cui devono tendere i Paesi membri dell’Unione: quello di realizzare una «Società del Riciclo». L’indicazione è che occorre adeguarsi alla nuova «gerarchia dei rifiuti» che individua prioritaria la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo ed il riciclaggio e solo successivamente quelle di recupero (anche energetico) e di smaltimento finale. L’area di Torino in questo senso rappresenta una positiva eccezione. (…)
(…) Le Istituzioni deputate ad adottare le scelte sia di medio sia di lungo periodo, mi riferisco innanzi tutto alla Provincia ma anche ai Comuni ed in particolare alla Città capoluogo, hanno saputo dare una concreta risposta alle fasi più delicate del ciclo dei rifiuti. A valle della chiusura della vecchia discarica di Basse di Stura, si è avviato un programma di implementazione della raccolta differenziata, raggiungendo il 50% di media provinciale che sconta una percentuale più bassa per il Capoluogo (circa il 43%) che resta però tra le più efficienti nell’ambito delle grandi città italiane. Sul piano delle scelte di lungo periodo, è quasi terminato il termovalorizzatore del Gerbido, che con quello di Brescia, è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Manca ancora un sito dedicato allo smaltimento delle ceneri del termovalorizzatore e poi la filiera del ciclo rifiuti urbani si potrà dire definitivamente traghettata verso un orizzonte temporale che si avvicina ai prossimi venti anni...