Il sistema finanziario italiano è il fanalino di coda su questi temi a livello mondiale. Banche e investitori italiani ad oggi non considerano minimamente gli sforzi delle aziende che investono seriamente sulla CSR. Purtroppo non esiste un sistema premiante per le società che a parità di risultati economici investano sui presidi ambientali e nella creazione di valore condiviso con i propri stakeholder – precisa Colucci. La finanza continua a guardare i risultati di breve periodo per e con la scusa della crisi.
Dovrebbero, invece, considerare gli aspetti legati agli indicatori di performance ambientali, sociali e di governance, segno di una visione strategica a lungo termine che coinvolga e premi i dipendenti investendo sulla formazione e sul welfare aziendale, investendo nel dialogo con il territorio. E invece, le istituzioni finanziarie sono ancora troppo lente.
Ad esempio, in Italia abbiamo dei grandi fondi pensione che fanno troppo poco se non beneficenza che è altra cosa rispetto al CSR. Per fare della vera Responsabilità sociale bisogna togliere i disincentivi piuttosto che definire gli incentivi, soprattutto in ambito finanziario” ha concluso Pietro Colucci.